Budapest Music Center, Art1st Design StudioArchitetture sinfoniche: uno spazio polifunzionale dedicato alla promozione della musica come elemento di riscatto

Questo edificio nasce per ospitare un'organizzazione musicale, il Badapest Music Center, fondata nel 1996 dal trombonista László Gőz, attiva nella promozione di musica classica, contemporanea e jazz. L'organismo architettonico si inserisce in una preesistenza, di carattere neoclassico, che ospitava appartamenti e, successivamente, caserme. Frutto di un'attenta collaborazione con l'utenza, l'intervento si articola in tre livelli funzionali: il primo, al piano terra, ospita una sala da concerto a tutta altezza situata nella vecchia corte, il jazz club, un ristorante ed un caffè; il secondo, al primo piano, è costituito dagli uffici dell'organizzazione, da sale di registrazione e da una biblioteca; il terzo, all'attico, funge da dormitorio per gli studenti, con una piccola sala per conferenze. Questa particolare articolazione di funzioni, unita ad un linguaggio architettonico costantemente in dialogo con la preesistenza e con la futura utenza, può rappresentare un interessante oggetto di riflessione.








56 Appartamenti a Nantes, PHD Architectes

Reintegrare la città: 56 appartamenti sospesi fra il verde e la storia


Gli appartamenti si situano in un'area del centro storico di Nantes, precedentemente occupata da un piccolo parco che trova spazio essenziale nella concezione del complesso. L'edificio si articola in due ali che abbracciano il giardino e la sua composizione fa sì che ogni appartamento abbia una triplice esposizione, fra cui sempre due rispettivamente sul giardino e sulla città. Il piano terra, completamente trasparente, ospita una scuola materna, degli uffici e un centro per la reintegrazione sociale. Tutti i muri esterni sono decorati da bande metalliche che articolano le facciate in logge e finestre i forme e dimensioni sempre differenti. Particolarmente interessante è, a mio giudizio, l'idea di rendere gli spazi con funzione non abitativa un tramite fra le architetture storiche circostanti e il giardino interno. 


















Ipotesi 1
   Casa della musica

Una scuola di musica con studi di registrazione, sale da concerti e appartamenti

La funzione prevalente del progetto sarà quella di ospitare una scuola di musica che possa fungere da elemento riqualificante dell'area, priva di qualsivoglia spazio culturale attrattivo. Oltre alle aree precipuamente connesse alle funzioni della scuola e a quella concertistica, al piano terra si articoleranno spazi commerciali per la vendita di articoli musicali, dischi, libri relativi al tema e partiture, assieme ad un ristorante ed un caffè. Lo spazio del piano terra dovrà essere il più aperto possibile, sia visivamente che funzionalmente, in modo da riconnettere lo spazio urbano con il parco fluviale retrostante. Ai piani superiori vi saranno sale da registrazione, uffici, appartamenti per gli insegnanti e dormitori per gli studenti. Lo spazio esterno dovrà dialogare col fiume attraverso delle strutture che consentano attività didattiche all'aperto e concerti pubblici.

Ipotesi 2
   Ponte sull'Aniene

Un edificio di social housing che colleghi le due sponde

L'intervento, a prevalente carattere abitativo, cercherà di riconnettere due parti di città che vivono il fiume come una cesura netta e ridare agli abitanti un rapporto diretto con esso. L'edificio dovrà strutturarsi come un vero e proprio percorso, che partendo da un certo brano di città, conduca ad un altro attraversando il parco, l'acqua, funzioni residenziali e pubbliche. La parte pubblica sarà data da un percorso principale affiancato da negozi, ristoranti e bar, sopra i quali saranno poste le residenze. Verso il parco ed il fiume saranno poste una biblioteca e delle aule studio, direttamente dialoganti con il paesaggio da un lato e con il percorso commerciale dall'altro.


Ipotesi 2
   MUMI- Museo del mondo industriale

L'ex Fabbrica di Penicillina si trasforma in un museo che racconta l'evoluzione del mondo produttivo e delle architetture che lo ospitano dalla rivoluzione industriale ad oggi


L'idea principale è quella di utilizzare un'area attualmente abbandonata con una funzione che richiami a quella sua originaria. Parti della struttura attualmente esistente saranno conservate per ospitare il museo propriamente detto, ma adeguate per un riassetto complessivo dell'area che preveda anche l'inserimento di social housing e spazi commerciali. Un vero e proprio parco di archeologia industriale, fungerà da corte per le abitazioni che vi si affacceranno, con l'inserimento di verde al suo interno. Il museo sarà dotato, oltre che di spazi espositivi e commerciali, anche di laboratori sperimentali in cui alcune tecniche di produzione potranno essere ricreate a scopo didattico e commerciale.




Commenti

Post popolari in questo blog