GLI ANNI DEI CONTESTI E DEI PALINSESTI Due eventi fondamentali concorrono, a partire dal 1978, a formare una nuova idea di architettura e di interazione fra architettura e spazio: la mostra 'Roma interrotta' e la nascita dell'IBA a Berlino. Nel primo caso un cospicuo numero di architetti, da Krier a Portoghesi, da Dardi a Giurgola, riflettono ciascuno su frammenti della Pianta del Nolli e la reinterpretano secondo la propria visione; la stratificazione fra nuovi segni e retaggio dell'antico avviene in un contesto già stratificato, quello della Roma del '700, nella quale i nuovi spazi barocchi si innestano nel tessuto medievale, a sua volta sovrapposto alle grandi vestigia dell'antichità, il tutto inserito in un paesaggio naturale e parzialmente antropizzato. Il contesto assume una valenza fondamentale nella riflessione architettonica, nella sua valenza spaziale ma anche storica e culturale. L'architettura non è più un oggetto valido di per sé e pertanto
Budapest Music Center, Art1st Design StudioArchitetture sinfoniche: uno spazio polifunzionale dedicato alla promozione della musica come elemento di riscatto
Reintegrare la città: 56 appartamenti sospesi fra il verde e la storia
Una scuola di musica con studi di registrazione, sale da concerti e appartamenti
Un edificio di social housing che colleghi le due sponde
L'intervento, a prevalente carattere abitativo, cercherà di riconnettere due parti di città che vivono il fiume come una cesura netta e ridare agli abitanti un rapporto diretto con esso. L'edificio dovrà strutturarsi come un vero e proprio percorso, che partendo da un certo brano di città, conduca ad un altro attraversando il parco, l'acqua, funzioni residenziali e pubbliche. La parte pubblica sarà data da un percorso principale affiancato da negozi, ristoranti e bar, sopra i quali saranno poste le residenze. Verso il parco ed il fiume saranno poste una biblioteca e delle aule studio, direttamente dialoganti con il paesaggio da un lato e con il percorso commerciale dall'altro.
L'ex Fabbrica di Penicillina si trasforma in un museo che racconta l'evoluzione del mondo produttivo e delle architetture che lo ospitano dalla rivoluzione industriale ad oggi
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ZAHA HADID Nata a Baghdad nel 1950, consegue la laurea in matematica all'Università di Beirut nel 1972 per poi trasferirsi a Londra e studiare architettura. Fin dagli anni '80 si distingue per la sua ricerca architettonica finalizzata all'individuazione di tessiture, individuate come trame presenti nel territorio, che permettessero una completa fusione fra costruito e paesaggio circostante. Non vi è infatti una sovrapposizione fra edificio e territorio, ma compenetrazione; le linee di forza del contesto, soprattutto quelle relative alle infrastrutture, vengono riprese e divengono esse stesse elementi generatori del progetto. Ciò è ben visibile già dai suoi primi progetti, come la Vitra Fire Station a Weil am Rhein, costruita fra il 1990 e il 1994. PADIGLIONE PONTE DI ZARAGOZZA Costruito per l'esposizione di Zaragozza del 2008, dedicata all'acqua e alla sostenibilità, l'edificio rappresenta l'ingresso all'area espositiva e al tempo stesso si dota
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